Castello
Castello
Il sestiere di Castello è uno dei sei sestieri (quartieri) storici di Venezia, situato nella parte orientale della città. È il più esteso di tutti i sestieri e comprende un’ampia area che va dalla parte orientale della Piazza San Marco fino all’estremità orientale dell’isola di Venezia.

A Castello si trovano il Museo Navale e l’Arsenale di Venezia e il Museo Navale. L’Arsenale è stato per secoli il grande e strategico cantiere navale della Repubblica di Venezia, dove si costruivano le navi che ‘ hanno resa la maggiore potenza militare e commerciale del Mediterraneo. Oggi l’Arsenale è utilizzato parte le attività della Biennale d’arte, in parte ospita la Marina militare e in parte è utilizzato per eventi culturali di vario genere.
Il sestiere era, un tempo, quasi interamente abitato dagli arsenalotti, gli operai e tecnici specializzati nelle costruzioni navali. Questo gli ha conferito una atmosfera da quartiere popolare che conserva in gran parte anche oggi.
L' Arsenale

Non tutti sanno che Venezia ha una lunga storia industriale. L’ Arsenale è l’esempio più importante di grande complesso produttivo, a struttura accentrata, dell’economia preindustriale: ha anticipato di secoli il concetto moderno di “fabbrica” dove maestranze specializzate eseguono in successione gli assemblaggi di manufatti lungo una catena di montaggio utilizzando componenti standard. Qui è nata anche la forma organizzativa della “Task force” e del lavoro a chiamata, che consentiva ai tecnici di operare anche in proprio nei periodi di bassa richiesta di lavoro nella struttura militare pubblica.
L’ Arsenale non è accessibile oggi dalla sua porta principale, la Porta dei Leoni, perché questa immette direttamente nella zona militare, ma vi si può accedere dalla parte Nord scendendo alle fermate Celestia o Bacini del trasporto pubblico. Un buon modo di visitare ampie parti della struttura, di solito non visitabili, è anche accedervi durante il periodo di attività della Biennale d’Arte o di Architettura, attraverso l’ingrasso in Campo della Tana, a sud, perché sono sedi espositive molto apprezzate.

L’arsenale è molto ampio: occupa circa un quinto dell’intera superficie di Venezia ed è oggetto di varie proposte di riqualificazione e utilizzo che ne valorizzino la tradizione nautica e artigianale. Una descrizione dettagliata di queste proposte e varie mappe tematiche dell’intero complesso si trovano sul sito dell’Associazione Forum Futuro Arsenale, anche in inglese.
Museo navale e Padiglione delle Navi
Il museo navale si sviluppa su quattro piani ed è sopratutto un museo della Marina militare , anche se conserva vari modelli ed esempi di marineria civile, compresa la gondola storica appartenuta a Peggy Guggenheim, notissima mecenate, esperta d’arte e fondatrice dell’omonimo museo che ha sedi in varie parti del mondo, oltre che a Dorsoduro, sul Canal Grande.

Molto interessante per gli appassionati di nautica tradizionale è un edifico staccato dal Museo principale, chiamato Padiglione delle Navi, che permette di vedere un’ampia raccolta di imbarcazioni storiche di vario genere, tipiche della laguna e dell’alto adriatico. Padiglione delle Navi. Vi si accede dal Rio della Tana, Castello 2162 c, vicino al ponte dell’Arsenale, a fianco della Porta dei Leoni, oltre il Ponte dellArsenale. Non sempre è accessibile. Informatevi prima sul sito del Museo Navale.
Parchi e giardini
Castello e ricco di spazi verdi che in estate sono molto accoglienti Spazio Thetis. Thetis è un azienda di ricerca no delle tecnologie del mare. La sua sede è dentro l’Arsenale e gestisce un bellissimo giardino costellato di opere d’arte e accessibile le pubblico. Si accede dell’Arsenale Nord, fermata Bacini

Giardino delle Vergini. Questo è un giardino particolare. Non ha nulla di spontaneo. É stato infatti accuratamente progettato dall’architetto olandese Piet Oudolf che lo ha disseminato di piante a tarda fioritura per cui il giardino splende specialmente in autunno. Vi si trova anche uno dei più originali padiglioni della Biennale, il padiglione Rosso progettato dall’architetto portoghese Alvaro Siza. Non è facilissimo trovarne l’ingresso: dovete andare in Salizzada Streta a San Piero di Castello, poco prima del Ponte dei Pensieri, e cercare il ponticello che permette di entrare nel giardino attraverso un varco nelle mura dell’Arsenale.

Serra dei Giardini e Giardini della Biennale. Appena si scende dal battello, fermata GIardini, si vede il largo e ombroso Viale Garibaldi con la sua doppia file di panchine rosse. Sulla destra c’è la Serra dei Giardini che un posto particolare, mezza serra e mezza caffetteria molto accogliente. E’ gestito da una cooperativa che impiega ex carcerati e altre persone socialmente fragili. Sempre sulla destra si accede ai Giardini Napoleonici o Giardini della Biennale. Sono molto estesi, ma una parte è sempre aperta e l’altra è utilizzata per i padiglioni della Biennale e quindi è accessibile soltanto nei sui periodi di apertura, in primavere d’estate.

Giardini di San’Elena o Parco delle Rimembranze. Vi si accede dalla fermata Sant’Elena del trasporto pubblico. Molto apprezzati dai veneziani per le aree verdi ombrose e le zone dedicate allo spero e ai giochi per i bambini. Molto panoramica la riva che da sul Bacino di San Marco.
Padiglioni della Biennale

La formula che ha decretato il successo mondiale delle Biennali d’arte e di Architettura è basta su questi padiglioni. Si tratta di costruzioni indipendenti, gestite ciascuna da uno stato diverso, che ne è il proprietario. Le 30 nazioni proprietarie dei padiglioni sono anche responsabili dei propri costi di manutenzione e costruzione. Si trovano tutti all’interno dei Giardini Napoleonici spesso sono interessanti anche come opera di architettura a sé stanti.
Campo Santi Giovanni e Paolo
Al confine con Cannaregio, questo campo è il più importante di Venezia dopo San Marco. Per i locals si chiama anche San Zanipolo. Questo si deve molto alla presenza della sua imponente Basilica, luogo di rappresentanza nella quale sono sepolti 25 dogi e molti degli eroi civili e militari della Serenissima. Uno di questi molto caro ai Veneziani è Marcantonio Bragadin, che venne scorticato vivo dai turchi dopo avere resistito per lungo tempo all’assedio di Famagosta (Cipro) nel 1570-71. La Basilica è ricca di opere d’arte ma è anche famosa per la sua la finestra gotica con vetrata policroma realizzata dal maestro Giannantonio Licinio da Lodi nel XVI secolo. É la vetrata di questo tipo più grande della città e la tecnica del vero a piombo è una delle più tradizionali a Venezia e tuttora in uso.

Nel Campo si trova anche la facciata dellOspedale. Nulla di più lontano da come ci rappresentiamo oggi un ospedale (ma i padiglioni interni sono moderni ed efficienti).
Ne suo ingresso si trovano anche una serie di pannelli che ripercorrono la storia della sanità a Venezia, Una storia critica e ricca di sorprese. Le attività commerciali marittime e le scarse condizioni igieniche della città nel passato ne fecero un luogo ideale per epidemie e malattie di ogni genere. Non è un caso che a Venezia si sia sviluppata un buona parte della medicina moderna.
La Scuola Grande di san Marco
Appena entrati nella porta principale dell’ospedale, sulla sinistra si accede al piccolo ma eccezionale museo della Scuola. Questo da solo merita una visita attenta. Vi si trovano i principali testi della medicina antica, spesso in preziosi codici miniati e una collezione di strumenti medici e stampe d’epoca. La maggior parte delle “scuole” erano corporazioni professionali e inseme società di mutuo soccorso, necessarie in epoche prive di sistemi di welfare pubblici.

Santa Maria Formosa
Questo è uno dei campi più grandi e frequentati della zona assieme a san Zanipolo. É uno snodo logistico perché da qui si diramano quattro vie di comunicazione pedonale che vi portano in tutta la città. Qui trovate palazzi importati ma sopratutto la Biblioteca Querini Stampalia. Si tratta di un fondazione che molto apprezzata da studenti e studiosi con sede nel magnifico palazzo Querini che merita un vista in sé stesso. Sono possibili due percorsi di vista (su prenotazione:
● Percorso Collezioni, per immergersi nelle suggestive atmosfere del palazzo, per conoscere da vicino la sua storia straordinaria e le sue collezioni, per immergersi nelle suggestive atmosfere del palazzo, per conoscere da vicino la sua storia straordinaria e le sue collezioni e
● Percorso Architettura per gli inserti architettonici di Carlo Scarpa, Valeriano Pastor, Mario Botta e Michele De Lucchi in un palazzo veneziano del Cinquecento. Offre possibilità di sketching.
Dal S.M. Formosa si arriva facilmente ad altri due luoghi iconici di Castello:
● la Libreria Acqua Alta, forse le più famosa di Venezia, con i sui affacci acquei e i volumi accatastati in improbabili pile altissime e pericolanti. Si trova alla fine di Calle Longa Santa Maria Formosa, a Sinistra in Campiello del Tintor.
● Palazzo Grimani, con accesso da Ruga Giuffa, Calle frequentatissima dai veneziani. Anche questo palazzo è un’opera d’arte in sé stesso, con la sua statue e magnifici stucchi ci racconta la storia del Doge Grimani e della sua famiglia. Restaurato di recente è sede di mostre, concerti ed entri eventi d’arte.

San Francesco della Vigna
La chiesa ha una delle facciate rinascimentali più imponenti di Venezia e il campo antistante è sede di una delle feste di inizio estate più apprezzate dai veneziani: la Festa di Sant’Antonio che si svolge di solito nella seconda settimana di giugno.

A fianco della chiesa si trovano il convento francescano e con la sua pregevole biblioteca storica. Vi si trovano manoscritti antichi miniati e anche opere originali di Aldo Manuzio, l’inventore dell’editoria moderna. Nel convento ha sede l’importante centro studi San Bernardino specializzato nell’ecumenismo cristiano e dialogo inter religioso. É un luogo di pace e meditazione, con bellissimi chiostri e giardini (erbe aromatiche e uva) si dice fondato da San Francesco stesso. Si tratta di un luogo di clausura, ma sono possibili viste guidate su prenotazione e la biblioteca storica è accessibile al pubblico.
Bragora
Il campo della Bragora (come lo chiamano tutti i veneziani) o Bandiera e Moro è uno dei più accoglienti e amati dai Veneziani che lo usano come punto di ritrovo pomeridiano e serale, grazie anche alle su panchine a all’ombra che offrono i suoi alberi. Si trova a due passi dalla Riva degli Schiavoni e vicino a San Marco. Un punti di accesso per le vicine chiese dei Greci e della Scuola Dalmata. Anche qui si svoge un frequentatissima festa di quartiere, la festa di San Giovanni in Bragora, di solito a fine giugno.
Scuola Dalmata e i Greci
Per secoli la storia di Venezia si è intrecciata con quella delle Dalmazia. Questo luogo è sto il punto di incontro in città di tutti i dalmati che risiedevano a Venezia o che vi si trovavano di passaggio. “Scuola” qui si significa “confraternita di nazione” e non di mestiere o di religione. All’interno si trovano alcune pregevoli opere di Vittore Carpaccio e si percepisce bene l’ambiente di una casa veneziana del rinascimento. É quasi sempre visitabile, ma è bene consultare gli orari di apertura.

Sempre come punto incontro dei veneziani provenienti da altri paesi sono molto interessanti la chiesa e il museo di San Giorgio dei Greci. Qui si pratica la liturgia cristiana greco-ortossa in liturgia greca e secondo l’elaborato e suggestivo rito orientale. La chiesa ortodossa è autocefala, cioè non ha una autorità centrarle come il papato, e questa chiesa è importate perché dal 1991, con decisione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, è cattedrale dell’Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta.
San Zaccaria
A due passi da San Marco questa è una delle chiese più imponenti e famose di Venezia. Conserva numerose opere d’arte ma è nota anche come sede di monache molto intraprendenti che hanno diretto di persona i lavori di costruzione più recenti (il suo nucleo originario risale la IX secolo).

Esiste un cripta posta sotto il livello del mare e quindi spesso allagata. Quando non lo è merita una visita. Le giovani monache erano anche note per la loro ricca ricca vita modana poiché non erano in gran parte monache per vocazione ma per obbligo di famiglia e questioni ereditarie.
Basilica di San Pietro

Una delle più antiche chiese di Venezia, chiamata così perché conserva la cattera di San Pietro, cioè il trono usato dal santo quando era vescovo di Antiochia. Fu sede del patriarcato veneziano fino al 1807. Poi Napoleone ne spostò la sede a San Marco. Si trova in luogo appartato e ricco di verde, nel cuore di Castello. Qui furono rapite dai pirati dalmati le 12 vergini, poi avventurosamente salvate da una spedizione veneziana, prontamente attivata. Storia questa che ha dato origine ad una rappresentazione annuale che ricorda l’intera vicenda e che avviene in occasione del carnevale.
Cibo
I molti ristoranti e trattorie che si trovano a Castello si distinguono poco gli uni dagli altri, ma che ne sono alcuni che vi segnaliamo per qualche particolarità che li rende interessanti.Tutti sono frequentati molto anche dai residenti.
Vecio Trani
Via Giuseppe Garibaldi, 1582,
Molto frequentato. Ottimo per tartine, cicchetti e finger food di vario genere.
É un Bacaro e non un ristorante.
Majer
Castello 1591 (Via Garibaldi), vicini al Vecio Trani.
Notissimo panifico e pasticceria con molte sedi a Venezia. Ci sono arancini di riso, torte
salate altre cose del genere.
Puppa bar
Calle del Spezier, 4800
Se volte assaggiare gli spaghetti a nero di seppia e i risotti di pesce.
Due cose che è difficile trovare altrove.
Trattoria Nuova Speranza
Campo Ruga, Castello.
Questa una trattoria nascosta e dovete cercarla per bene. I clienti abituali sono gli artigiani e gli operai che lavorano bei dintorni. Niente lussi qui e servizio spartano. Ma i Tavoli in campo sono piacevoli e il cibo casalingo si fa apprezzare.
Ai Do Archi
Barbaria de le Tole, 635.
Trattoria accogliete vicino al campo Santi Apostoli. Buona buona cucina e prezzi nella media.
Trattoria alla Frasca
Corte de la Carità, 5176.
Si trova un un campiello molto tranquillo e accogliente. Cenare qui nelle sere estive è una bella esperienza. Cucina di pesce buona, ma relativamente costosa.
Pasticceria Rosa Salva
Campo S.S. Giovanni e Paolo.
Locale storico molto amato dai veneziani. Da assaggiare i Baicoli, i tradizionali biscotti secchi di Venezia.
Prenota ora
Appartamenti

Gondola show
- 4 ospiti
A 700 metri dal Ponte di Rialto e a 300 metri dalla Ca’ d’Oro, offre la vista sui canali.
Zona: Cannareggio

Golden place
- 3 ospiti
A 400 metri dalla Basilica di San Marco e da Palazzo Ducale.
Zona: Cannareggio

8 minutes
- 9 ospiti
A 8 minuti dall’aeroporto, l’appartamento con balcone e vista mare si affaccia sul giardino.
Zona: Campalto

The secret garden
- 3 ospiti
A 600 metri dalla Ca’ d’Oro, l’appartamento offre un giardino e una terrazza.
Zona: Cannareggio

Arsenale
- 4 ospiti
Rilassati in questo spazio tranquillo in posizione centrale.
Zona: Arsenale

Lovely Central
- 5 ospiti
Appartamento confortevole di due camere e due bagni.
Zona: Campo Do Pozzi

Luky palace
- 2 ospiti
Appartamento molto carino per due persone nascosto in una corte silenziosa e centralissima.
Zona: Castello

Rialto Design
- 2 ospiti
Caratteristica palazzina dotata di quattro camere disposte su tre piani e una cucina.